Cambiano le strategie del social media marketing e cambia l'approccio alla produzione di contenuti e al community management.
Il primo assunto è che oggi "meno è davvero di più". Inutile produrre materiale in grandi quantità, magari di scarsa qualità o non promosso a dovere. In Facebook, è più che sufficiente raggiungere i propri utenti una o due volte la settimana. Può bastare anche meno se ogni post totalizza il massimo del proprio reach.
Bisogna pensare ai video alla maniera dei pubblicitari. In ambienti ancora basati sul newsfeed, come Facebook o Twitter, i video partono in maniera silenziosa. Quindi è importante che abbiano contenuti interessanti e che si veda subito il brand di chi li produce. È importante anche che i contenuti siano prodotti in maniera professionale, perché spesso la fantasia del community manager "vecchio stampo" può non bastare più.
È finita l'era dei "social rivoluzionari", mentre è sempre più necessario rispondere alle necessità degli utenti e costruire una reputazione positiva del proprio brand. È cruciale rimanere legati all'identità del proprio marchio e non avere paura di mostrare i propri prodotti per quello che sono.
Uno dei pericoli maggiori del social marketing è quello di rimanere vincolati ai dati immediati e decidere le proprie strategie sulla base degli engagement degli utenti. È stato dimostrato che esiste una scarsa correlazione fra l'engagement e il reale acquisto di un prodotto o la forza di un marchio. Come nei media tradizionali, è necessario un lungo monitoraggio per avere un'esatta profilazione dei propri consumer.
Tutto ciò spiega come sia necessario affidare le proprie strategie di social marketing a società web come Dexa, agenzia di comunicazione di Brescia, specializzata nella gestione delle pagine Facebook per le aziende, con una solida base nel web marketing e nel posizionamento delle stesse sui social media.