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Social Media Best Practice: il caso Burberry

Social Media Best Practice: il caso Burberry

Avere una strategia digital è sempre più importante per le aziende, sia che queste offrano servizi, beni di largo consumo o che operino nel settore dei beni di alta gamma. La presenza sul web con siti istituzionali, ma anche con e-commerce e social media è oramai imprescindibile per chiunque svolga un attività imprenditoriale.

In principio, soprattutto per quanto riguarda i beni di lusso, molti sono stati cauti circa l'integrazione del digitale, ma osservando la presenza di alcuni brand sui social media e valutando le loro iniziative sul web ad oggi, si può affermare che ogni riserva verso le nuove tecnologie e verso i nuovi modi di comunicare sia stata rimossa.

Uno dei casi di maggior successo è sicuramente Burberry. Un marchio di lusso che ha sfruttato i canali digitali per offrire esperienze uniche ai propri followers. Sfilate live-streaming, campagne social media virali e una comunità on-line molto attiva, hanno svolto un ruolo fondamentale nel rilancio di questo brand esclusivo, ma che stava risentendo di un’immagine un po’ troppo old-style. Il nuovo target di Burberry è sicuramente più giovane e, grazie anche alle ultime campagne di comunicazione online, consapevole dei valori del brand. Alcune delle iniziative di maggior successo lanciate dall’azienda, come Art of the Trench e Burberry Kisses non sono state progettate per fare soldi, anzi sono state create per coinvolgere il consumatore e diffondere la cultura del marchio britannico. È innegabile, tuttavia, che la strategia non abbia portato solo vantaggi dal punto di vista della comunicazione, ma anche da quello, certamente non trascurabile, dei profitti.
Grazie ad una presenza sui social molto attiva, il marchio è diventato visibile al grande pubblico del web ed ha raggiunto una posizione dominante sul mercato a fronte del clima di recessione (2 miliardi di sterline di ricavi nel 2012).

La più grande sostenitrice del passaggio di Burberry a una strategia “all digital” è stata Angela Ahrendts, CEO dell’azienda dal 2006 alla prima metà del 2014, anno in cui è passata ad Apple. “Nei prossimi 5 anni ci saranno sette miliardi di smartphone. Al giorno d’oggi, ognuno è un cliente digitale, per questo motivo agire in ottica digitale non è più una nicchia […]. Fare le cose in digitale è comunicare come il mondo intero comunica."

Dal caso di Burberry emerge quindi quanto sia importante per un’azienda la presenza sui social media e sul web in generale, avere delle risorse dedicate a questo ambito della comunicazione è estremamente importante. Per questo motivo un’agenzia web che segua la presenza su facebook e sulle altre piattaforme digitali può essere una buona soluzione per implementare le proprie strategie di web marketing.

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