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Gestire una comunità Social Media – pt.2

Gestire una comunità Social Media – pt.2

Tanti dei frequentatori del blog sono interessati all’argomento SMM (Marketing dei Social Media). Abbiamo quindi deciso di tradurre dall’inglese ed adattare in varie parti un bell’articolo di qualche mese fa di Debbie Hemley. Speriamo che sia interessante per voi quanto lo è stato per noi.

4.Divide et impera

Dipendentemente da che tipo di azienda o brand gestiamo, può essere consigliabile mantenere delle pagine Social frammentate. Ad esempio se produciamo due diversi prodotti o brand associati, per ciascuno dei quali ci serve una precisa strategia di marketing o che hanno un target diverso, allora è il caso di avere pagine Twitter o Facebook specifiche per ciascuno di questi. Ciò servirà anche ad evitare una certa confusione negli utenti, e la sensazione che uno dei prodotti stessi sia più importante o migliore dell’altro.

5.Chiamare le risposte

Il mai troppo sopravvalutato mantra di chi si occupa della gestione corretta dei media sociali: coinvolgere. Qual è la soluzione migliore per far interagire gli utenti? Ovvio, poniamo domande per le quali si fermino a leggere e rispondere. Analizziamo le domande che abbiamo posto in passato, osserviamo come si comporta la concorrenza, e cerchiamo di imitare le proposte che hanno generato il maggior numero (ma anche la maggior qualità) di risposte.

6.I fan nei social sono veramente fan?

Dobbiamo tenere sempre a mente che i clienti/potenziali tali che ci seguono su Facebook, Twitter, G Plus ed anche sul nostro stesso blog NON VOGLIONO seguirci “naturalmente”. Siamo noi a doverli convincere a seguirci, non solo con le campagne (che può fare chiunque), ma particolarmente con del contenuto utile, interessante ed unico. Il web è pieno zeppo di informazioni, quindi è indispensabile che le nostre si differenzino, siano più utili, più belli degli altri per qualsiasi ragione.

 

Questa è la seconda parte: restate sintonizzati su queste frequenze per le prossime!

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