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Il caso Miramonti l’Altro: tra stelle Michelin e una lezione di branding

Il caso Miramonti l’Altro: tra stelle Michelin e una lezione di branding

Nel mondo della ristorazione esistono due forme di giudizio: quello quotidiano dei clienti, che scelgono dove tornare e dove emozionarsi, e quello delle guide, come Michelin, Gambero Rosso ed Espresso. La seconda è autorevole, attesa, talvolta temuta, ma comunque esterna.
Quest’anno la Guida Michelin ha declassato Miramonti l’Altro, uno dei ristoranti simbolo dell’alta cucina italiana, da due a una stella dopo oltre vent’anni. Una notizia che colpisce, certo, ma che non intacca la solidità del brand. Basta leggere le parole con cui Philippe e Daniela Léveillé hanno commentato la valutazione: serene, eleganti, piene di gratitudine. Nessun dramma, nessuna polemica. Solo identità, coerenza e una promessa di lavoro quotidiano.
È proprio da questo che nasce una riflessione utile a chi si occupa di marketing e branding.

 

La forza di un brand non si misura con un punteggio

Un brand non è ciò che gli viene assegnato dall’esterno.
Un brand è ciò che vive nella mente, nel cuore e nelle scelte delle persone.
Il Miramonti l’Altro non smette di essere un punto di riferimento perché una guida modifica un giudizio. La relazione costruita con i clienti resta intatta: è fatta di ricordi, esperienze, emozioni, ricorrenze. È ciò che dà vita a un marchio solido, riconoscibile, duraturo.
Quando un brand è così radicato, persino il valutatore rischia di essere messo in discussione. E questa è la prova più evidente della sua forza.

 

La fedeltà si conquista quando le condizioni non sono perfette

Simon Sinek lo sintetizza magistralmente in Start With Why:

le persone non sono fedeli al prodotto migliore, ma al significato che quel brand rappresenta.

La fedeltà non si costruisce perché si è primi in classifica, perché si è i più convenienti o perché si hanno più premi.
Nasce quando un brand ispira, quando trasmette un “perché” chiaro, quando ogni gesto comunica identità e visione. E la si riconosce soprattutto nei momenti meno favorevoli: quando il mercato è competitivo, quando il contesto cambia, quando qualcosa non va come previsto.
La fedeltà è il vero capitale di un brand.
E nessuna guida può né attribuirla né toglierla.

 

Se esistesse una guida delle agenzie di comunicazione?

Immaginiamo per un attimo che esista una Guida Michelin delle agenzie digitali, creative e di marketing.

Quante potrebbero davvero vantare una stella, due, tre?
In un panorama dove l’omologazione è in crescita e dove molte realtà sostituiscono il pensiero con l’AI, l’originalità con la velocità e la strategia con l’automatismo, la differenza non la fa lo strumento.
La differenza la fa l’identità.
Vendere l’AI come soluzione universale è un po’ come servire piatti surgelati in un ristorante: veloci, standard, identici per tutti.
Ma il mercato, come gli ospiti di un ristorante, riconosce la qualità autentica, la profondità del lavoro, la cura artigianale, la costruzione di un metodo.

Una vera agenzia non copia: interpreta.
Non semplifica: eleva.
Non sostituisce l’idea con la tecnologia: la potenzia.

Coerenza e trasparenza: ciò che non passa mai di moda

Le parole dei Léveillé offrono una lezione rara e preziosa: di fronte a un cambiamento, non hanno abdicato alla propria identità. Non hanno cercato scorciatoie. Non hanno tradito la propria filosofia.

Hanno fatto esattamente ciò che ogni brand dovrebbe fare quando attraversa un momento delicato:

  • custodire la propria storia
  • valorizzare la propria squadra
  • parlare con sincerità
  • mantenere coerenza
  • guardare avanti senza inseguire mode

In un’epoca in cui tutto sembra replicabile, la vera differenza è ciò che resta unico.

La lezione per il marketing di oggi

La vicenda del Miramonti l’Altro ci ricorda che:

  • un brand forte ispira
  • un brand coerente attrae
  • un brand autentico fidelizza
  • un brand con un “perché” chiaro resiste a qualsiasi valutazione esterna

Le stelle possono cambiare.
Le tendenze passano.
Le tecnologie evolvono.

Ma un brand costruito con autenticità, visione e coerenza rimane.

 

“In un mercato che corre veloce e dove tutto sembra replicabile, noi continuiamo a credere nel valore dell’identità.
Guidiamo i nostri clienti a ritrovare il proprio ‘perché’, a renderlo visibile, riconoscibile e competitivo.
Perché solo i brand che ispirano e restano fedeli alla loro essenza possono distinguersi, durare e vincere.”

Loris Garau

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