Di recente, l'edizione online del quotidiano Il Messaggero ha pubblicato un interessante articolo, riguardante gli scenari futuri in cui potrebbe essere utilizzata la tecnologia di stampa tridimensionale.
Il quadro descritto, in particolare, tende a focalizzarsi sulla stampa 3d all'interno del settore alimentare e nello specifico, su quella della pasta. Il pilastro riconosciuto dell' alimentazione italiana e della pluricelebrata dieta mediterranea è infatti al centro, da ormai un paio d'anni, di un processo di ricerca sperimentale portato avanti da TNO (azienda olandese specializzata in tecnologie per l' innovazione) e Barilla. Il fulcro del progetto è proprio la creazione di una stampante 3d pensata appositamente per la produzione di forme varie, anche complesse, di pasta.
Quello della stampa 3d, è un trend in fase di espansione e sta affermandosi rapidamente in svariati ambiti, sopratutto a causa del risparmio intrinseco che è in grado di fornire nei processi di prototipizzazione (la tecnologia viene oggi utilizzata, ad esempio, nella produzione di protesi in ambito medico). In ogni caso, aldilà dell'importanza relativa alla riduzione dei costi, l'idea davvero affascinante, sembrerebbe quella di poter disporre, in un futuro non troppo lontano, di una stampante casalinga con la quale produrre pasta di tutti i formati, o addirittura con forme nuove e personalizzate, senza perdere nulla sotto l'aspetto qualitativo, o della tenuta strutturale durante la cottura. L'obiettivo fissato dall'azienda italiana, in accordo con TNO, è di trovare una soluzione che si presenti in grado di produrre circa 20 pezzi di pasta in 2 minuti di tempo.
Il futuro che si fa strada attraverso millenarie tradizioni.
Qualcosa di non semplice da implementare, considerando il fatto che non sarà possibile utilizzare materiali plastici come quelli che attualmente costituiscono la ricarica delle cartucce di questi tecnologici apparati, ma sicuramente affascinante: basti pensare alla possibilità, durante le ricorrenze, di stampare cibi con un design creato ad hoc. Gli chef potranno certamente sbizzarrirsi e dare sfogo alla propria creatività.