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L’evoluzione della comunicazione digitale: anti-social is the new social?

L’evoluzione della comunicazione digitale: anti-social is the new social?

Gli addetti ai lavori di un’agenzia di comunicazione digitale devono essere in costante aggiornamento, perché l’universo digital, si sa, viaggia più veloce della luce.
Per questo la scorsa settimana siamo stati alla 9° edizione di Pane, Web e Salame, una conferenza per confrontarsi sull’evoluzione delle piattaforme social e del web in generale.

Quale sarà il futuro di Internet?
È la domanda ricorrente di Davide Dattoli, Fabrizio Martire e Alessandro Mininno, che nove anni fa hanno creato il format Pane, Web e Salame per discutere di digitale e degli impatti di questo sul business e sulla vita reale. Format che quest’anno, a mo' di provocazione, è giunto alla sua ultima edizione, chiudendo il sipario con un appuntamento intitolato “ANTI-SOCIAL”.

L’evoluzione della comunicazione digitale dal 2003 a oggi

Nel corso della giornata, in programma al Cinema Eden di Brescia, si è parlato di come l'evoluzione della comunicazione sia diventata necessariamente digitale, di come sono cambiate le comunità online e offline e del modo in cui i social network stanno generando nuove forme di violenza.
Chi si occupa di arginare i danni provocati dal flusso di parole e immagini che circolano sui social?  La "polizia di Internet" è in grado di risolvere tutto o per lo meno eliminare i commenti scomodi; ma come affrontare la satira, che mescola ironia e sarcasmo amaro e fa a pugni con il politicamente corretto? Michela Giraud, tra i volti del progetto “Educazione cinica” di ComboCut.com, ha ricordato a tutti che “dietro lo schermo ci sono delle persone” e sarebbe buona norma “dare una spolverata ai principi basi della civiltà” per riscoprirci esseri umani. Anche sui social.

In tema di trend topic, invece, si è fatto un grandissimo throwback, parlando di MySpace: chi se lo ricorda?
La piattaforma di incontro per gruppi musicali, appassionati di musica e lifestyle, nata nel lontano 2003, era una rete sociale in cui gli utenti potevano condividere il proprio blog, profilo, musica, video e altro ancora. Proprio grazie a questo spazio, per molti vacuo, alcuni artisti si sono fatti conoscere al grande pubblico ancora prima di pubblicare dischi e raggiungere il successo internazionale. Qualche nome? Arctic Monkeys, Lily Allen e Mika.
Beatrice Finauro, ex Marketing Manager di MySpace.com ora Marketing Strategist a YAM112003, ci ha portati indietro nel tempo, parlando anche di MySpaceTom, il primo amico ad aggiungerti alla piattaforma subito dopo l’iscrizione.
Ci ha fatto anche scoprire i video strepitosi di Oneohtrix Point Never (provare a digitare per credere).

Ma se sei alla ricerca di disintossicazione dal digitale, il nuovo cellulare firmato Punkt potrebbe fare al caso tuo. Ammettiamolo, i social possono creare dipendenza: a questo proposito l’azienda svizzera ha disegnato e realizzato un telefono senza possibilità di collegarsi ad Internet, per godersi un periodo di digital detox, riscoprire l'ebrezza del vero sonno ristoratore e concentrarsi su ciò che conta davvero.
Riusciresti a resistere senza smartphone?
Non preoccuparti se ti senti “addicted”, We Are Social, agenzia internazionale, ha tranquillizzato tutti affermando che “i social network hanno reso il mondo leggermente migliore”.
Il CEO Gabriele Cuccinella, in compagnia dei colleghi Stefano Maggi e Ottavio Nava, ha salutato il pubblico dell’Eden con 10 buoni motivi per continuare a essere digitali:

  1. Non è necessario affrontare lunghe file per prendere un taxi
  2. Anche le belle storie e notizie si diffondono molto di più e molto più in fretta
  3. L’utilizzo del pc da parte dei nostri genitori non è più limitato a “Solitario” e “Prato Fiorito”
  4. I vip sono facilmente raggiungibili
  5. Cosa faresti senza le risate da meme?
  6. Siamo in grado di scegliere almeno gran parte dei contenuti (anche pubblicitari) che consumiamo
  7. Enrico Varriale ci fa divertire tutti i lunedì con i suoi tweet (solo per tifosi juventini)
  8. Non siamo più costretti a frequentare brutti locali per provare ad accoppiarci
  9. Siamo noi a determinare la visibilità di un contenuto o almeno ad influenzarla
  10. L’attenzione è alla portata di (potenzialmente) tutti

Sì, ma… quindi: il futuro dei social sarà davvero anti-social?
Chi lo sa! Intanto analizziamoli e iniziamo a farne un uso consapevole.

Come destreggiarsi nel mondo digital e stare al passo con l’evoluzione della comunicazione? Dexa, agenzia di comunicazione digitale è il partner giusto: contattaci.

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